Confronto tra agonisti dell’ormone rilasciante la gonadotropina e orchiectomia: effetto della terapia di deprivazione androgenica
La terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) attraverso la castrazione chirurgica è efficace quanto la castrazione medica nel controllo del tumore della prostata.
Tuttavia, non sono mai stati messi a confronto i profili degli effetti negativi di entrambi i gruppi trattati con terapia di deprivazione androgenica.
È stata effettuata un'analisi comparativa dell'efficacia degli effetti negativi degli agonisti dell'ormone di rilascio della gonadotropina ( GnRHa ) rispetto alla orchiectomia bilaterale in una popolazione omogenea.
Una coorte basata sulla popolazione di 3.295 uomini con tumore alla prostata metastatico tra il 1995 e il 2009 o più anziani di 66 anni è stata selezionata dal database Medicare Surveillance, Epidemiology, and End Results ( SEER ).
Nel complesso, 3.295 uomini con una diagnosi primaria di cancro alla prostata metastatico trattati con GnRHa oppure sottoposti a orchiectomia sono stati individuati tra gli anni 1995 e 2009 e, in analisi aggiustate, i pazienti che hanno ricevuto una orchiectomia bilaterale hanno presentato un rischio significativamente più basso di andare incontro a fratture ( hazard ratio. HR=0.77; P=0.01 ), malattia arteriosa periferica ( HR=0.65; P=0.004 ) e complicanze cardiache ( HR=0.74; P=0.01 ) rispetto ai pazienti trattati con agonisti dell’ormone rilasciante la gonadotropina.
Nessuna differenza statisticamente significativa è stata osservata tra orchiectomia e agonisti dell’ormone di rilascio della gonadotropina per il diabete mellito e i disturbi cognitivi.
Nei soggetti trattati con GnRHa per 35 mesi o più, è stato notato un aumento del rischio per GnRHa rispetto a orchiectomia per fratture ( HR=1.80 ), malattia arteriosa periferica ( HR=2.25 ), tromboembolismo venoso ( HR=1.52 ), complicanze cardiache ( HR=1.69 ) e diabete mellito ( HR=1.88 ) ( P minore o uguale a 0.01 per tutti ).
12 mesi dopo la diagnosi di tumore alla prostata, la spesa totale mediana non è risultata significativamente differente tra l’agonista dell’ormone di rilascio della gonadotropina e l’orchiectomia.
In conclusione, la terapia con agonista dell'ormone di rilascio della gonadotropina è associata a rischi più elevati di diversi effetti avversi clinicamente rilevanti rispetto alla orchiectomia. ( Xagena2016 )
Sun M et al, JAMA Oncol 2016; 2: 500-507
Onco2016 Uro2016 Chiru2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Terapia neoantigenica individualizzata mRNA-4157 ( V940 ) più Pembrolizumab versus monoterapia con Pembrolizumab nel melanoma resecato: studio KEYNOTE-942
Gli inibitori del checkpoint sono il trattamento adiuvante standard per il melanoma resecato in stadio IIB-IV, ma molti pazienti recidivano. Si...
Terapia genica con Etranacogene dezaparvovec per l'emofilia B
L'emofilia B da moderata a grave viene trattata con la sostituzione continua e permanente del fattore IX della coagulazione per...
La prima terapia genica con cellule CAR-T in grado di curare le forme più gravi di neuroblastoma
La prima terapia genica con cellule CAR-T in grado di curare le forme più gravi di neuroblastoma, il tumore solido...
Sicurezza ed efficacia della terapia di sostituzione genica per la miopatia miotubulare legata al cromosoma X: studio ASPIRO
La miopatia miotubulare legata al cromosoma X è una malattia muscolare congenita rara, pericolosa per la vita, osservata principalmente nei...
Morte dopo terapia genica con rAAV9 ad alte dosi in un paziente affetto da distrofia muscolare di Duchenne
Il rilevamento della mutazione BRAF V600E nel glioma pediatrico di basso grado è stato associato a una risposta inferiore alla...
Terapia genica combinata citotossica e immunostimolante per il glioma primario di alto grado dell'adulto
I gliomi di alto grado hanno una prognosi sfavorevole e non rispondono bene al trattamento. Le risposte immunitarie efficaci al...
Darolutamide più terapia di deprivazione androgenica e Docetaxel nel tumore della prostata metastatico sensibile agli ormoni. Valutazione dell’efficacia e della sicurezza nello studio ARASENS per volume e per rischio
Per i pazienti con tumore prostatico metastatico ormono-sensibile, il carico metastatico influisce sull'esito. Sono state esaminate l’efficacia e la sicurezza...
Declino profondo, rapido e duraturo dell'antigene prostatico specifico con Apalutamide più terapia di deprivazione androgenica associato a più lunga sopravvivenza e a migliori esiti clinici nel tumore alla prostata metastatico sensibile alla castrazi
La prima analisi ad interim dello studio multinazionale di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo TITAN ha...
Abiraterone acetato più Prednisolone con o senza Enzalutamide per i pazienti con tumore alla prostata metastatico che iniziano la terapia di deprivazione androgenica: risultati finali di due studi della piattaforma STAMPEDE
Abiraterone acetato ( Zytiga ) più Prednisolone ( di seguito denominato solo Abiraterone ) o Enzalutamide ( Xtandi ) aggiunti...